La ragione dei miei pensieri riguarda la bellezza.

Sarà che sono finalmente in vacanza e gli scenari che si pongono di fronte ai miei occhi sono più vividi, lucidi, brillanti e intensi; sarà che i colori di questa terra mi offrono tantissime differenti suggestioni che da giorni mi chiedo cosa fa del bello il bello.

Gli occhi sono avidi di luce e la mente incamera continuamente tavolozze differenti di colori che si associano, si mischiano, si sovrappongono e mi appagano.

Tutta questa piacevolezza che mi accarezza dolcemente lo sguardo mi provoca internamente un senso di benessere, di rilassatezza e di pace e mi domando se sarà possibile e in che modo, portarmi a casa questa sensazione.

Vi è mai capitato di fermarvi a riflettere sui meccanismi automatici del vostro corpo  domandandovi all’improvviso come siete in grado di fare qualcosa che, fino a quel momento, avete semplicemente fatto senza porvi il problema?

Così, dalla mia terrazza Croata che scherma la vista del mare attraverso la vite rampicante, mi domando come io possa consapevolmente produrre questo benessere dentro di me e come possa ricreare tale percezione una volta tornata alla vita di tutti i giorni.

Cerca l’ ispirazione

Per anni ho fatto l’interior designer e mi sono  trovata spesso con un progetto sul tavolo dal quale sviluppare un idea che colpisse primariamente gli occhi, ma che avesse l’obiettivo più ambizioso di suscitare un emozione.

Se penso a quei momenti ricordo lucidamente quanto fosse importante cercare la giusta ispirazione, scartabellare tra le foto, gli schizzi e i bozzetti; sovrapporre tessuti e materiali alla ricerca di un equilibrio che potesse suscitare un’ emozione.

E’ l’ equilibrio a portare bellezza; quel delicato bilanciamento tra le cose imperfette che con la nostra soggettività possiamo combinare in maniera creativa.

L’utilizzo abitudinario dei social fotografici, come Instagram e Pinterest, hanno offerto a tutti una maggiore sensibilità all’estetica dell’immagine così ciascuno ha cercato modelli a cui riferirsi per migliorare nelle tecniche fotografiche.

Sembra difficile ma non lo è: bisogna solo lasciarsi ispirare da chi pensiamo lo faccia meglio di noi. 

Se una cosa ci piace significa che vibriamo delle stesse onde, che siamo nella stessa energia e dobbiamo solo trovare il modo di tirarla fuori da noi. Non esiste niente che arrivi dal nulla: tutte le opere creative si fondano su qualcosa che è venuto prima.

Tutte le nuove idee nascono da qualcosa che abbiamo visto, sentito provato e ci ha illuminati facendoci capire che qualcosa di quel barlume era anche dentro di noi.

Ruba come un artista

Quindi alla creatività ci si può allenare, collezionando cose belle, ispirandosi a chi ci piace, raccogliendo appunti, pensieri e osservazioni  (mi viene in mente un libricino di facile lettura, quasi una guida tascabile, che mi è stato regalato diverso tempo fa, edito da Mondadori: “Ruba come un artista” di Austin Kleon; che fa di questo concetto il baluardo della creatività).

Proprio nel momento in cui ci domandiamo come fare ad essere permeati da sensazioni positive, a sentire uno stato di benessere e tranquillità interiore; in quell’istante siamo pronti a muovere il passo tra ciò che siamo e ciò che invece vorremmo essere; tra la vita che abbiamo e quella che vorremmo avere, tra le cose che facciamo e quelle che vorremmo fare.

“Se per cominciare ad essere creativo avessi aspettato di sapere quello che sono o a cosa sono destinato, sarei ancora li seduto a cercare di comprendermi, invece di fare cose concrete. Per quanto ho potuto constatare è nell’atto di compiere azioni e sviluppare la propria opera che si arriva a scoprire quello che si è. Sei pronto. Comincia a produrre qualcosa.” Austin Kleon

Una valigia piena di idee

Ecco allora che nella mia valigia, tra i vestiti spiegazzati e profumati di sole metterò una pila di post-it, il ricordo di queste immagini, il desiderio di un tavolo per progettare giornate in cui ci sia maggiore equilibrio tra il dovere e il piacere, più spazio per la bellezza, per la lentezza.

Con lo spazzolino da denti e  i saponi da bagno metterò la saggezza di pormi dei limiti, di non pensare di sapere e potere fare tutto come un indistruttibile super eroe perché la creatività non consiste solo nelle cose che scegliamo di includere, ma anche in quelle che decidiamo di tralasciare. 

Con i sassi e le conchiglie mi porto il colori del mare per aggiungere alla mia palette i bianchi e i blu che mancano al cielo di Milano; per ricordarmi che viaggiare rende tutto più stimolante, che porta il cervello fuori dalla sua zona di comfort, lo mette a disagio lo motiva a sviluppare idee nuove. Per ripetermi che si può viaggiare in posti lontani o semplicemente con la mente, andando a una mostra, abbandonandosi al pacifico brucare dei cavalli.

Tra gli appunti e gli scarabocchi dei lavori da fare e dei progetti da sviluppare tengo il mazzo delle possibilità che ho di imparare ancora, di crescere grazie ai colori conosciuti del mio straordinario quotidiano. 

Porto questa valigia alla mia casa a Milano, al mio lavoro e ai miei cavalli .

Di nuovo a casa

Ad aspettarmi c’è uno spazio dove so che è possibile rallentare il tempo, facendo pratica rimanendo nel presente; i cavalli sono grandi maestri di questo stare senza fretta cogliendo le sfumature di ogni attimo. Mi offriranno come sempre il loro sguardo accogliente senza giudizio, strofineranno il loro muso morbido e profumato di fieno sulla mia schiena e mi daranno l’occasione di sentire in modo tangibile l’energia rinnovata che le vacanze mi  hanno regalato.

In questo luogo vi aspetto con la speranza di poter condividere presto abbracci, sorrisi ed emozioni in cui trovare nuovi equilibri e inedite ispirazioni.